Evento
Escursione naturalistica alla scoperta del Delta del Po
Il Parco del Delta del Po è una delle oasi naturalistiche più suggestive d’Italia e la più vasta zona umida europea. Incantevoli paesaggi si susseguono lungo il ramo di Venezia, il principale, con i suoi bacini fluviali, gli scanni lagunari, isolotti sabbiosi, e i vasti canneti.
Un patrimonio ornitologico che conta oltre 370 specie tra uccelli stanziali, di passo e migratori, rende quest’area meta ambita per gli amanti del birdwatching.
I modi per vivere il Parco sono molti: passeggiate a piedi, gite a cavallo, itinerari in barca, escursioni in bicicletta.
Ecco una tipica giornata organizzata per conoscere il Delta del Po e le sue bellezze
Mattina: Giardino Botanico di Porto Caleri, a Rosolina Mare, interessa una superficie di circa 24 ettari.
Realizzato dalla Regione Veneto nel 1990 e oggi Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) fa parte del territorio del Parco del Delta del Po, e conserva un ambiente naturale unico e di notevole interesse scientifico.
La visita agli ambienti del Giardino Botanico litoraneo può essere effettuata grazie a tre diversi sentieri di varia lunghezza che interessano la pineta, le dune e la zona umida d’acqua salmastra. I sentieri sono accessibili anche alle persone con carrozzina.
Pomeriggio: breve spostamento a Ca’Tiepolo da dove si naviga lungo il Fiume Po.
Itinerario in barca alle Bocche del Po di Pila, la grande foce del fiume.
Il Po di Pila è il ramo principale del Po, che prima di arrivare al mare si dirama in tre foci: Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco. Dalla motonave è possibile ammirare gli impenetrabili canneti che lambiscono le lagune, per giungere agli scanni che caratterizzano la zona più estrema della foce. Qui, dove il fiume incontra il mare, vivono e nidificano numerose specie di uccelli, come aironi rossi, gabbiani, cormorani, sterne e beccacce di mare.
In alternativa o se c’è ancora tempo: visita al Museo Regionale della Bonifica Ca’ Vendramin
Il Museo è stato realizzato nella splendida struttura ottocentesca dell’impianto idrovoro, dimesso verso la fine degli anni ’60. Il Museo ha lo scopo di tramandare l’azione svolta dall’attività di bonifica nel prosciugare paludi e acquitrini e nel mantenere vivibili aree in continuo equilibrio tra terra e acqua, consentendo la convivenza della conservazione ambientale con lo sviluppo economico della gente del Delta.
Appuntamento: da concordare in base all’itinerario