Evento
Contratti, testamenti, sentenze: sono molti i documenti conservati negli antichi archivi della Serenissima dell’Archivio di Stato di Venezia ai Frari, che danno voce a figure femminili di grande vigore.
Donne veneziane o forestiere, nobili e popolane che stipulano contratti marittimi, o si associano per imprestare denaro e farlo fruttare, che scrivono di proprio pugno i loro testamenti, e dispongono in autonomia dei loro beni.
Come Maru, donna straniera, che nell’anno 847 destina un lascito con funzione di voto ai monaci.
Oppure Fantina, figlia di Marco Polo, che nel 1366, inizia un procedimento giudiziario contro il marito, accusato di essersi impossessato dei suoi beni.
Puoi leggere le tante storie di donne sulle pietre e sui muri della città.
Camminando scopri la dimensione di Venezia, la sua natura di città d’acqua, la permeabilità fra l’ambiente solido urbano e l’ambiente liquido, fra il luogo pubblico della corte e quello privato della casa, che ha dato vita a uno spazio abitato dove ancora oggi si ritrovano intrecciate le vicende di tante donne, dalle prime abitanti delle isole lagunari alle letterate, dalle imprenditrici alle dogaresse, dalle artigiane del vetro alle cortigiane, fino alle donne dei nostri giorni.