Evento
Campo dei Mori, Fondaco dei Turchi, Campo del Ghetto: a Venezia vivevano comunità consistenti di stranieri, greci, turchi, ebrei, tedeschi, albanesi, dalmati, armeni e ancora oggi la città d’acqua si conferma come città cosmopolita.
Percorrendo i vari sestieri di Venezia ti imbatti nelle tracce delle presenze straniere disseminate un po’ ovunque.
Ti nascerà la curiosità di scoprire le diverse modalità di inserimento di queste genti di lingua, usi e costumi diversi e le loro strategie di adattamento alla città lagunare. Ti racconteremo di matrimoni, commerci, feste per farti cogliere le interazioni tra la società di accoglienza e le sue minoranze.
L’immigrazione fu essenziale alla sopravvivenza delle città nel Medioevo – e ancora oggi – a Venezia veniva incentivata e disincentivata a seconda delle necessità, attraverso leggi e regolamenti. Gli immigrati ottenevano privilegi di cittadinanza con conseguenti vantaggi economici e spesso si costituirono in scole, per mediare la propria integrazione con la popolazione locale e allo stesso tempo per conservare la propria identità.
Il percorso si svolge nel Sestiere di Cannaregio, toccando luoghi dove è ancora forte la presenza di comunità straniere o l’eco della loro storia: Campo dei Mori, Fondaco dei Turchi e Campo del Ghetto e dove è ancora possibile godere di scorci inusuali sulla città d’acqua.
L’itinerario si conclude a Campo del Ghetto con la visita facoltativa al Museo Ebraico e alle sinagoghe.
Possibilità di inserire nell’itinerario la visita del Museo ebraico e delle Sinagoghe di Venezia (biglietto: euro 4 solo Museo, euro 10 Museo e sinagoghe, più euro 1 per diritto di prenotazione).
Foto di Katharina Rothfijel e Giulia Canciani